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Ferragosto rappresenta solitamente la cima della montagna da raggiungere per poi scendere con grande velocità verso la fine dell’anno.

Quest’anno questa data fatidica sembrava non arrivasse mai, come se il tempo trascorresse più lentamente del solito. Adesso però ci siamo, la discesa verso il 2021 è arrivata.

Difficile pensare o immaginare quello che sarà la seconda parte di quest’ anno che, come dicevo in altri articoli, non è apparso totalmente negativo nella sua essenza, anzi ha dato la possibilità di fermarci e riprogettare la nostra vita a quelli che come me, hanno saputo cogliere le sfumature positive.

Bene! E’ giunto il momento di fare un piccolo screening delle nostre aziende o attività e porci degli obiettivi piccoli o grandi che siano, ma sicuramente “ambiziosi”.

Per fare questo il momento giusto è adesso, durante l’arco di questa settimana che fa realmente da sparti acque tra il vecchio e il nuovo.

Domanda numero uno: abbiamo veramente dedicato il giusto tempo nel nostro lavoro a tutto quello che riguarda la relazione umana? Come ci siamo relazionati con colleghi, dipendenti, concorrenti?

Se la risposta è “non abbiamo fatto nient’altro che focalizzarci sul lavoro”, allora è giunto il momento di cambiare prospettiva perché il futuro è nelle relazioni, nel vedere i colleghi e i collaboratori come una risorsa e non come uno strumento.

Occorre far scoppiare la bolla protettiva in cui tutti noi ci rinchiudiamo quando non vogliamo contaminazioni dall’esterno e non ci rendiamo conto che questo ci porta a una deriva pericolosa di solitudine e depressione.

Come fare?

“Dare per ricevere”. Deve essere la nostra regola fondamentale per il futuro. Se chiediamo sacrifici fisici e mentali a chi ci sta a fianco, iniziamo per primi a dimostrare il nostro valore a la nostra consapevolezza.

“Non mollare mai!” Come possiamo pretendere che chi è animato dal nostro esempio sia migliore di noi se ci vede sempre abbandonare le sfide con stupide e poco credibili scuse.

Come posso pensare che il mio team sia coeso nell’affrontare le problematiche se il mio lavoro di coordinatore non è focalizzato nel mantenere unita la squadra esaltando i singoli nelle loro virtù?

Per fare questo è importante, a mio parere, oltre che studi ed esperienza una conoscenza approfondita dell’essere umano e delle sue caratteristiche comportamentali.

Occorre trovare un luogo, un momento, un’iniziativa che venga programmata regolarmente durante la quale le persone che sono in qualche modo legate, abbiamo la possibilità di aprirsi e condividere pensieri ed emozioni. Se siete il capo, cercate di organizzare prestissimo questo momento perché dopo il periodo che abbiamo passato abbiamo tutti bisogno di essere ascoltati e ricevere attenzioni che saranno la base fondamentale per il nostro futuro “insieme”, un momento di “condivisione”.

Ci sono persone che ci aiutano in questi processi di cristallizzazione positiva dei rapporti tra le persone, una di queste è Paola Rava, un’artista che da anni con le sue meravigliose capacità nel captare gli orientamenti energetici, di cui seguirà una breve intervista, aiuta le persone a raggiungere gli obiettivi che si sono preposti.

Vorrei che in questo mio articolo possiate trovare spunti positivi che ottengano il semplice effetto di apertura della vostra mente a tutto ciò che è il “nuovo” e capire che questo in fondo rappresenta il vincere la paura e la resistenza al “cambiamento”, unica risorsa alla sopravvivenza nella storia dell’uomo.

Grazie e buon inizio

 

 

 

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